Chiudete gli stadi!!!!!!!!

È di ieri 26 dicembre la triste notizia di un tifoso interista deceduto. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, tale tifoso sarebbe morto dopo l’investimento da parte di un SUV di tifosi napoletani, accerchiati da tifosi interisti tra i quali il tifoso morto, armati di spranghe, cinte e catene. Questa è la cronaca dei fatti. Ma questo ci porta ad alcune riflessioni, non ne possiamo più di questo schifo nel calcio. Non si può morire per una maledetta partita di calcio. Si parla di Ultras, di mentalità ultras ma questo non è altro che un modo per delle persone che amano la violenza di sfogare i loro istinti animali. Basta!!! Toglietevi le sciarpe, i colori calcistici perché chi fa questo non è un tifoso. Il tifoso va allo stadio per amore verso i propri colori, la propria squadra. Chi guarda da fuori non ne può più davvero. Per poi parlare di quello che succede dentro lo stadio. Ieri in Inter Napoli continui cori razzisti contro Koulibaly, e cori a iosa contro i napoletani. Basta io non sopporto più sentire “lavali col fuoco”, ma vi rendete conto? Quelle stesse persone hanno una famiglia, dei figli, sono stimati professionisti ma è possibile che quando entrino in uno stadio diventino animali? È di qualche settimana fa un mio articolo sulle scritte di Firenze. È possibile che dopo alcune settimane siamo di nuovo qui a parlare addirittura di un morto? Chiudiamo gli stadi. Per un mese, due tre un anno. Basta. Fin quando si capisce che il calcio è sport. In Inghilterra sono riusciti a mettere al loro posto gli Hooligans possibile che in Italia non riusciamo ad avere delle leggi che funzionino negli stadi? Ormai sono terra di nessuno. Non si può pensare di attaccare un essere umano con spranghe e catene. Proprio non se ne può più. Disse Benedetto Croce: ” La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna ma soltanto distruttrice” Basta fermiamo tutto: CHIUDETE GLI STADI!!!!

L’incivilta dei giorni nostri

Non è possibile nel 2018 assistere ad episodi di inciviltà da parte di chi dovrebbe educare le generazioni future. È un 26 dicembre qualunque, e dato la giornata di sole, mi accingo con i miei bambini a recarmi al parco giochi di Manfredonia. Per l’ennesima volta noto qualcosa che non è più possibile sopportare. Il dondolo per i disabili usato da bambini normali, con i genitori che beatamente stanno lì a far giocare i loro figli. Ma dico io ma come è possibile che un genitore permetta questo? Come è possibile che debba rompersi un qualcosa che è stato messo lì apposta per qualcuno meno fortunato? È un qualcosa che io non tollero. Poi noi cittadini non stiamo li a lamentarci con il Sindaco, o chi per lui, se non abbiamo parco giochi decenti. L’educazione alla civiltà passa da noi genitori. Ognuno di noi quando vede un sopruso del genere dovrebbe reagire. Non tacere e farsi i fatti propri. Perché è proprio per l’omertà in generale che attanaglia la nostra generazione se tutto va a rotoli. E io invece voglio parlare, voglio dire a quei genitori di far capire ai propri figli il rispetto verso quello che non è proprio. Come si sentirebbe quel genitore che permette tutto questo se in realtà fosse il figlio ad avere una disabilità, e di conseguenza non può usare quel dondolo? Perché qui parliamo di un dondolo per i disabili, ma in realtà l’incivilta è molto più diffusa. Immondizia da per tutto, come se la nostra città fosse una grande pattumiera a cielo aperto. Vandalismo sui muri, sulle fontane, sui parco giochi, come se tutto quello che è distruttibile va distrutto. Concludo queste righe con una frase di Pearl S. Buck : ” La prova della civiltà è nel modo in cui si prende cura dei suoi membri più indifesi”

Questo non è calcio

Ieri,1 dicembre 2018,prima di Fiorentina – Juventus, ci siamo trovati di fronte a qualcosa di veramente orrendo ,scritte offensive verso Scirea capitano bianconero deceduto in un incidente stradale, e contro i morti dell’Heysel tragedia che ha segnato la storia di questo sport. Purtroppo il mondo del calcio è pieno di questi episodi ,come dimenticare tifosi della Juve che inneggiavano a Superga , o tifosi della Lazio che inneggiavano ad Arkan il macellaio dei balcani, o peggio ancora quello che avviene ogni Santa Domenica contro i tifosi napoletani. Questo per me non è calcio è violenza , è obrobrio, è imbecillità. Non è possibile ogni volta assistere a questi spettacoli indegni. Ogni domenica un accoltellamento. Così come in Argentina dove per troppa violenza una delle partite più importanti della storia del calcio Sud Americano River Plate – Boca Juniors, valida per la finale di Copa Libertadores è stata spostata in un altro continente . Sembra che l’imbecillita umana durante una partita di calcio venga fuori in tutto il suo splendore. Io una tifoseria non la giudico in base ai pestaggi che fa ,ma per i cori,le coreografie, il cuore che ci mette. Basta a questo schifo . È impossibile che gli stadi debbano trasformarsi in luoghi dove tutto è concesso. Basta ogni volta raccontare di storie di morte. Come dimenticare Vincenzo Paparelli tifoso laziale ucciso in un derby Lazio Roma con un razzo conficcatosi in un occhio, o come dimenticare Vincenzo Spagnolo accoltellato in un Genoa Milan, o Antonio de Falchi tifoso romanista ucciso in un Milan Roma, o Ciro Esposito tifoso napoletano morto in una finale di Coppa Italia, o Sean Cox tifoso del Liverpool ancora in lotta tra la vita e la morte dopo un Liverpool Roma. Adesso diciamo veramente basta. Io ho guardato sempre il calcio con gli occhi dell’ innamorato , affascinato da questo mondo così folle e così bello. Ma la follia deve essere in campo racchiusa dai protagonisti , la follia deve essere messa dai calciatori in una giocata e non da qualche imbecille con una bomboletta su dei muri. Aprile 2001 Stadio delle Alpi Juventus in vantaggio sul Brescia, a tre minuti dalla fine parte un lancio favoloso di un giovane Pirlo, aggancio da poesia di Roberto Baggio, il miglior calciatore di tutti i tempi e rete meravigliosa. Questa è la follia della quale parlo io , QUESTO È IL CALCIO!!!