Da Pamela a George Floyd… quando la morte non è uguale per tutti

” La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta” Theodor Adorno

Scorrendo tra i vari TG, tra le varie notizie, c’è ne stata una che ha scosso la mia coscienza. Guardo la Boldrini, insieme ad altri membri del parlamento, fare una genuflessione in onore di George Floyd, e mi domando ma la vita degli esseri umani non è uguale indistintamente dal colore della pelle? È vero le immagini di George Floyd, hanno scosso un po tutti. Perché aldilà di quello che una persona posso essere o fare, non merita una morte così atroce. Però mi chiedo perché la gente nel mondo non si è indignata quando uccisero barbaramente Stefano Cucchi? Oppure perché i nostri politici non si sono inginocchiati quando uomini di colore uccisero Pamela Mastromarino barbaramente e la fecero a pezzi? Perché fa comodo, fa comodo catalogare, perché oggi siamo abituati a catalogare tutto. Destra sinistra, bianco nero, pro contro. E perché fa più comodo parlare di un uomo di colore che di un bianco. Ma perché? Siamo tutti esseri umani uguali, bianchi neri gialli. Nasciamo tutti allo stesso modo, siamo tutti uguali. Pensavamo che la pandemia cambiasse l’essere umano, e invece per quanto possibile l’ha peggiorato, ormai siamo capaci solo a provare odio, non sappiamo più amare. Basterebbe una parola a cambiare il mondo…. AMORE. Se avremmo amore tra noi esseri umani non avremmo più bisogno di catalogare bianco e nero. Perché in realtà come la vita anche la morte non ha colore. Quindi inginocchiatevi anche per Pamela e Stefano perché anche loro sono morti barbaramente….. Nonostante fisserò bianchi. Vogliamoci bene senza guardare il colore della pelle, perché alla fine siamo tutti fratelli.

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